martedì, febbraio 26, 2008

Il Carciofo e i suoi benefici

PROPRIETA’ E BENEFICI NEL CONSUMO DEL CARCIOFO
“Contro il logorio della vita moderna…”: così recitava la pubblicità di una nota marca di amari che qualcuno sicuramente ricorda…
“Oda a la Alcachofa” (Ode al Carciofo) scrisse Pablo Neruda in una raccolta di poemi…
Ebbene si: stiamo parlando di un vero e proprio protagonista, un principe nell’alimentazione e nella cucina: il carciofo.
Mammole romane, violetti di Toscana, spinosi di Liguria sono le varietà più diffuse ed in piena produzione fra Marzo ed Aprile.
Il Cynaria scolymus (questo il nome botanico) è uno degli ortaggi più sani e saporiti che la natura metta a disposizione, anche se le virtù attribuitegli sono in gran parte merito dell’intera pianta e non solo del capolino floreale (che comunemente mangiamo) colto prima che si apra in un meraviglioso fiore.
Un alimento squisito sia crudo che cotto nelle numerose e golose preparazioni della tradizione.
Principalmente da sottolineare l’attività coleretica del carciofo (capacità di stimolazione sulla produzione della bile) e colagoga (capacità di favorire l’evacuazione della bile nell’intestino). In particolare una sostanza risulta essere primariamente attiva in questo senso: la cinarina, il principio amaro che caratterizza il sapore del carciofo. Un “Amaro” che fa bene, come sosteneva Rudolf Steiner (padre dell’Antroposofia moderna), “un sapore amaro che è tonificante del cuore sano e del fegato affaticato o malato”.
Inoltre, ne è ormai dimostrata l’attività ipocolesterolemizzante (diminuisce i livelli plasmatici di colesterolo LDL, quello “cattivo”) ed ipotriglicerimizzante (diminuisce i livelli plasmatici di trigliceridi), quindi in senso generale, diminuisce la quantità di grassi circolante nel sangue (lipemia). La dose terapeutica sembra variare da 60mg a 1,5g di cinarina al giorno, cioè 100-300g di carciofi al dì per un periodo abbastanza prolungato di almeno 2-3 mesi.
Quasi una terapia “farmacologia” che la natura ci mette a disposizione per purificarci durante il risveglio della primavera; un meraviglioso fiore che “ripulisce” sangue e fegato dopo il lungo torpore invernale.
Da sottolineare le buone quantità di magnesio, fosforo, calcio, ferro e vit.B1.
Buono anche l’apporto in fibre, essenzialmente di tipo insolubile (7,6g/100g), anche se va specificato che il carciofo è un ortaggio “dalla fibra robusta”, ossia i filamenti che lo caratterizzano risultano essere particolarmente difficili da digerire in caso di intestino irritabile, meteorismo, dispepsia in generale e diverticolosi intestinale.
E’ controindicato per le donne che allattano perché disturba la produzione di latte. Infine una curiosità: ha la proprietà di far cagliare il latte.

4 Comments:

At 9:01 PM, Anonymous Anonimo said...

si puo' bere l'acqua di cottura dei carciofi bolliti?

 
At 6:22 PM, Anonymous Anonimo said...

sisi

 
At 5:36 PM, Anonymous Anonimo said...

l'infuso di foglie di carciofo è VERO che aiuta a contrastare la celulite??? vi ringrazio se mi sapete dare una risposta vera....

 
At 1:48 AM, Anonymous Anonimo said...

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