martedì, settembre 25, 2007

INFLUENZA

COME RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
Autunno, periodo di primi raffreddori ed influenze. Mai come in questo momento quindi, viene da chiedersi, tra uno starnuto e l’altro,se esiste un modo per prevenire o addirittura curare questi fastidiosi compagni di stagione.
Va subito detto che come non esiste un farmaco, così non esiste un unico alimento o dieta “anti-influenza”; certo è che alcuni accorgimenti alimentari risultano utili per rafforzare le difese immunitarie a tal punto da ridurre il rischio d’insorgenza, frequenza e gravità della malattia.
Innanzi tutto va detto che un sano sistema immunitario corrisponde sempre ad una sana alimentazione. Situazioni patologiche di malnutrizione comportano di riflesso un’alterazione nello splendido equilibrio che esiste fra le diverse componenti del nostro sistema di difesa. Essenzialmente la malnutrizione proteica (scarso apporto di proteine con la dieta) comporta una diminuzione del numero e della funzionalità dei globuli bianchi (leucociti). L’indebolimento dell’organismo significa maggiore vulnerabilità nei confronti di eventuali agenti patogeni esterni (virus o batteri) e quindi aumentata predisposizione alle malattie da raffreddamento.
Iniziamo, allora, col dire che l’alimentazione deve essere innanzi tutto variata, ricca e sufficiente nel suo apporto proteico (circa il 18-20% delle calorie totali dovrebbe provenire da alimenti proteici). Carne magra, pesce, uova, latte, latticini, legumi sono vero nutrimento per le nostre naturali sentinelle organiche!
Altro assoluto protagonista di questo articolo è l’acido ascorbico, presente negli agrumi e in diverse verdure (peperone, rucola, cavolini di Bruxelles, lattuga, spinaci, cavolo, radicchio, cicoria, indivia, scarola). Queste ultime, però, perché conservino l’acido ascorbico, devono essere consumate esclusivamente allo stato fresco e crudo. L’acido ascorbico è idrosolubile, termolabile e facilmente ossidabile; si deve avere cura di lavare bene le verdure, ma rapidamente (non lasciandole “in ammollo”) e di tagliarle solo dopo il lavaggio per poi consumarle immediatamente.
L’integrazione della dieta con frutta e verdura, anche solo con 1 arancia da 150 g e 1 kiwi da 100 g consumati nei due pasti principali, apporta quotidianamente ben 475mg di acido ascorbico.
Purtroppo, va sottolineato che oggi l’alimentazione dell’uomo medio risulta essere limitata: troppo povera di frutta e verdura cruda, non adatta a prevenire e curare influenze e raffreddori. Devo dire poi che, tanto spesso, il mercato moderno offre a disposizione dei consumatori frutta e verdura non proprio di stagione, magari raccolta poco matura e lasciata maturare in ambienti a temperatura e atmosfera modificata. In questi casi la scarsa spontaneità della maturazione/conservazione comporta un diminuito contenuto, nel prodotto finito, di vitamine e quindi un diminuito apporto per l’organismo. Solo frutta e verdura di stagione quindi, fa bene alla salute e di certo anche al portafoglio.
Che dire poi degli integratori sintetici?
Alcuni medici, anziché prescrivere un ampliamento della dieta con verdure e frutta di stagione, preferiscono integrare con le compresse di vitamina C sintetica (1 dose/die). A questo proposito, però devo dire che i vecchi professori universitari concordano ripetendo che le compresse di vitamina C servono a produrre nient’altro che una “urina molto costosa”. La biodisponibilità del prodotto artificiale non è certo la stessa del prodotto naturale ed il dosaggio non è sufficientemente modulato. La vitamina C allora, idrosolubile, quando supera i 1500 mg nell’organismo viene eliminata (in quanto considerata “eccessiva”) e dispersa nelle urine.
Quindi, frutta di stagione, verdura fresca, centrifugati freschi sono la vera fonte biodisponibile di vitamina!
Come già consigliato nella precedente uscita di “VIVENDI”, un’ ottima soluzione sarebbe aggiungere alle insalate fresche qualche spicchio di aglio fresco (anche ridotto in crema) o cipolla o porro che, per le essenze solforate che contengono, esplicano un’attività terapeutica antisettica ed espettorante sulle vie respiratorie.
Non mancano poi alimenti in grado di attenuare fastidi e sintomi accessori della malattie da raffreddamento. Le difficoltà respiratorie per esempio, trovano sollievo grazie all’uso di peperoncino piccante e della capsaicina in esso contenuta che aumenta la frequenza e il volume della respirazione. Tante allora le possibili soluzioni per prepararsi al freddo invernale senza sorprese e senza starnuti…