martedì, settembre 25, 2007

I PIATTI PRONTI


I RISCHI DEGLI ALIMENTI PRECOTTI-PIATTI PRONTI

La compressione del tempo a disposizione per la preparazione dei piatti “in casa” ha fatto crescere il consumo di alimenti “preparati” fino a far superare il consumo di questi ultimi del 30% rispetto ai consumi alimentari complessivi.
Il fenomeno della “mancanza di tempo” ha infatti modificato radicalmente le abitudini alimentari in particolare, e domestiche in generale, degli Italiani.
Ormai non si ha tempo. Non c’è tempo per rilassarsi, non c’è tempo per fare la spesa al mercato, non c’è tempo per pulire le verdure, non c’è tempo per porzionare un pezzo di carne, non c’è tempo per far cuocere gli alimenti…. Ricordo ancora, nella mia infanzia, quando mia nonna si alzava presto la mattina, preparava in silenzio tante varietà di verdure e metteva sul fuoco un insieme meraviglioso di colori e profumi che rimaneva a fondersi per ore…creando zuppe che erano capolavori…
Oggi quelle immagini, quel tempo dilatato sembrano appartenere ad un’epoca tanto lontana, così diversa dalla vita frenetica che facciamo..(soprattutto noi donne, non più custodi del focolare, ma impiegate a tempo pieno!)
I cibi precotti sono stati quindi ben accolti dalle donne che lavorano, dai single, dalle persone poco esperte in cucina, dalla gente frettolosa e dagli anziani.
In questo quadro la crescita dei piatti pronti è emblematica. Negli ultimi anni gli aumenti di fatturato sono stati esponenziali; si può dire che, secondo i dati forniti dalle più note aziende del settore, proprio questa area di prodotti è stata complessivamente la più performante, al di là del biologico e degli stessi prodotti alimentari innovativi.
Non sono molti gli anni trascorsi dai primi inserimenti nella nostra cucina dei piatti pronti. Si tratta essenzialmente di piatti precotti, grazie ai quali occorre solamente scaldare il prodotto o al più cuocerlo per poco tempo.
Possiamo trovare primi piatti tradizionali, secondi, sughi, zuppe o minestroni e, recentemente persino dolci.
Solitamente questi prodotti includono tutti gli ingredienti necessari alla preparazione del piatto. Ma sono ingredienti genuini? Essendo piatti pronti, l’aspetto critico degli ingredienti riguarda i conservanti (prolungano la durata del prodotto), gli additivi (aumentano l’appetibilità) e la scelta dei grassi utilizzati (spesso si cerca di risparmiare sulla genuinità degli ingredienti per cui si utilizzano margarine, grassi idrogenati, grassi vegetali generici). L’uso di oli diversi dall’olio di oliva extra-vergine deve considerarsi incomprensibile in un’ottica di massima qualità.
Inoltre, l’apporto calorico di questi piatti è veramente poco attendibile e valutabile. In generale si può dire che i valori possono essere (su 100g di prodotto) 100 kcal per le zuppe e i minestroni, 140 kcal per i primi e 120 kcal per i secondi.
Due aspetti da prendere poi in considerazione riguardano la sazietà e l’appetibilità. Spesso l’indicazione dell’apporto calorico può far pensare ad un alimenti sano e “leggero”, salvo poi scoprire, una volta aperta la vaschetta, che è veramente poco saziante.
Non tutto però è da buttare…Esistono confezioni con notevoli varietà di verdure, cereali e legumi magari anche poco impiegati nella cucina tradizionale. Inoltre, si trovano preparazioni in cui il grasso impiegato è esclusivamente olio extra-vergine d’oliva e non sono aggiunti conservanti o coloranti, né aromi di alcun tipo.
Impariamo, quindi, a dare un’occhiata all’etichetta quando acquistiamo un prodotto… Controlliamo che non siano presenti margarine o grassi vegetali idrogenati e pretendiamo ingredienti di buona qualità! E’ comunque un modo per prenderci cura di noi stessi e volerci bene..
Apprezzabile (e sicuramente utile!) anche la semplicità della preparazione; spesso nello stesso contenitore della confezione bastano pochi minuti al microonde!
Per quanto riguarda il tema della sicurezza devo dire che molto dipende dalla qualità del prodotto di partenza e dal rigore con cui sono state seguite le norme igieniche durante la preparazione. Da dire però che la fabbricazione, la conservazione e la distribuzione dei prodotti precotti industrialmente sono sottomessi a regolamenti e controlli severi.
Naturalmente maggiori garanzie le otteniamo con i prodotti da consumare caldi (il calore è già un metodo di bonifica batterica) piuttosto che con prodotti da consumare così come vengono venduti (insalate, vitello tonnato.).
Un cenno alle insalate già pronte: consiglio comunque di risciacquarle prima del consumo.