martedì, dicembre 11, 2007

Le Noci

LE NOCI, PROTEGGENDO L’ENDOTELIO, CONTRASTANO LA MALATTIA CORONARICA. AZIONE PREVENTIVA PER L’OSTEOPOROSI.
Molto gradevole, leggermente piccante, delicata: ecco la noce, il frutto oleoso più energetico d’Europa (662 kcal/100g), il più ricco –allo stato secco – di grassi (63,7g) e tra i meno ricchi di proteine. Buona, quindi ma non solo per il palato.
Recenti studi epidemiologici stanno dimostrando sempre più le sue numerose virtù: tra le altre, la capacità protettiva sull’endotelio (tessuto sottile del vaso sanguigno) e la possibilità preventiva sull’osteoporosi (il “silenzioso nemico” delle donne). La ricerca nasce in Grecia, precisamente al Dipartimento di Chimica Biologica dell’Università di Atene dove si è valutato il ruolo delle noci sulla funzione endoteliale e su quella delle ossa (lavoro pubblicato ad Ottobre sulla rivista scientifica British Journal of Nutrition).
Parlare di endotelio sano significa parlare di vasi sanguigni sani: basti pensare che la disfunzione endoteliale è spesso associata a disturbi delle arterie coronarie (i vasi del cuore che come una “corona” lo nutrono e gli assicurano ossigeno) e di conseguenza una delle principali cause di cardiopatia ischemica.
Dallo studio greco spicca in particolare un estratto della noce comune, l’acido ellagico.Questo componente polifenolico sembra in grado di giocare un ruolo positivo sia sulle cellule endoteliali dell’Aorta sia sugli osteoblasti, vere e proprie cellule di costruzione dell’osso.
Per verificare se le noci possono rendere reversibili le disfunzioni endoteliali si sono considerati soggetti con ipercolesterolemia che hanno effettuato per un mese una dieta mediterranea a basso contenuto di colesterolo ed una dieta simile dove le noci sostituivano il 32% di energia proveniente da acidi monoinsaturi (quelli presenti soprattutto nell’olio d’oliva). Nei soggetti che completarono lo studio, la dieta con noci migliorava significativamente sia la vasodilatazione endotelio-correlata che la riduzione delle molecole per l’adesività delle cellule vascolari.
Ma attenzione! Ho parlato di sostituzione di una parte di energia (per es. proveniente dall’olio d’oliva) con l’inserimento di qualche noce (3-4)! Non vorrei proprio che l’articolo in questione diventi per qualche goloso la “coscienziosa” giustificazione per un peccato di gola…
Le noci, quindi, se mangiate regolarmente e con criterio, possono avere un effetto preventivo sulla patologia coronarica (CAD) anche per la grande capacità di abbassare la colesterolemia totale ed LDL in particolare.
Pertanto questa “variante con le noci” della dieta mediterranea (che già da sé garantisce buoni apporti in antiossidanti naturali) può favorire la vasodilatazione nei soggetti ipercolesterolemici e questo forse è il meccanismo della cardio protezione attribuita alle noci.